LA SICUREZZA IN MENTE. La percezione del rischio nella sicurezza del lavoro.
Negli ultimi 10 anni nel mio lavoro tecnico e psicologico nelle organizzazioni ho potuto osservare alcuni fattori importanti che influenzano gli errori umani. Ho ritenuto fosse il momento di condividere alcune riflessioni e spunti con solide basi teoriche per far sì che sempre più persone siano stimolate a vedere la sicurezza nella sua complessità e nella sua umanità. Ci sono interrogativi sui quali sento sempre più importante confrontarmi con i colleghi, coi i lavoratori in tutti loro ruoli:
- perchè gli sforzi tecnici non portano ad un lavorare sicuro?
- perchè spesso non ci occupiamo della nostra salute sul lavoro?
- perchè le persone, pur formate e consapevoli, commettono errori a volte tragici che con il senno di poi erano sotto gli occhi di tutti o di molti?
Potrebbe sembrare fin troppo semplice dare delle risposte e assegnare delle responsabilità, mentre risulta molto complesso e soprattutto sommerso ciò che ostacola la nostra mente ad agire a favore di salute e di sicurezza.

Perchè scrivere di questo tema?
Questo libro nasce dall’esigenza di mettere insieme dei temi ampi e importanti quali gli errori di memoria, i bias cognitivi, la gestione delle emozioni declinandoli però nell’ambito specifico della salute e della sicurezza.
Essi non vengono lasciati semplicemente fluttuare in un ambito teorico, ma leggerli invece in parallelo alle esigenze produttive, organizzative e relazionali presenti nelle aziende reali!
Il tentativo è quello di sollecitare interrogativi e creare consapevolezza sul come e sul quando le nostre azioni ed intenzioni quotidiane nelle realtà professionali siano REALMENTE a supporto dei comportamenti sicuri.
Dall’errore alla causa.
Sempre più spesso oggi si conclude che se non è stata la tecnica è stato l’uomo a fare un errore e che è quindi sua responsabilità averlo commesso, così svanisce anche la necessità di trovare le cause.
Come un farmaco questa modalità cura i sintomi anzichè la malattia che si ripresenta puntuale.
Leggere i sintomi per trovare le cause ed agire su di esse spaventa.
Potrebbe significare dover osservare i comportamenti insicuri e gli errori per cercare più a fondo: nelle relazioni, nelle modalità comunicative aziendali, nelle convinzioni personali e metterli in discussione.
Human Factor
“L’Ergonomia (o scienza del Fattore Umano) è la disciplina scientifica che studia interazioni tra essere umano e gli altri elementi di un sistema applicando teorie, principi, dati e metodi per progettare allo scopo di migliorare il benessere umano e le prestazioni del sistema.”
Il Fattore Umano si riferisce a quegli elementi quali lavoro, organizzazione, e individuo che hanno influenza sul comportamento e dunque anche conseguenze sugli obiettivi di salute e sicurezza. (Definizione tratta da pagina on-line sito INAIL).
Di questo parla il testo, esattamente di tutto questo!!
Lo scopo
Questo libro vuole smuovere la polvere, metterci in discussione, farci riflettere e osservare.
Cosa possiamo fare in concreto per cambiare questa direzione?
Quanto stiamo facendo è molto ma modifica solo la superficie.
Lavoriamo in ampiezza aumentando la burocrazia, le certificazioni, i sistemi di gestione ma per ottenere cultura della sicurezza serve lavorare in profondità e quindi prima di tutto dentro di noi.
Scopri anche
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Se vi piace provate a leggere anche: La curva di Bradley.
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Venite a conoscere anche RiSk® il gioco da tavolo per la formazione sulla sicurezza del lavoro.